Treccia dolce con albumi e olio di sesamo
Questa breve e dolce storiella che vi racconto inizia in una fredda serata invernale quando tuorli e albumi vengono separati, destinati a seguire percorsi differenti. I tuorli vengono allontanati in breve tempo, sono molto incuriositi dal loro destino. Scoprono con piacere di venir utilizzati per creare spuma chiara e soffice che diventerà poi una crema vellutata, aromatizzata alla cannella. Sconfortati per la separazione improvvisa dai loro compagni di guscio sono però molto felici di mettere il naso fuori e di essere destinati ad un nobile scopo dove si sentono re e regine di coppetta, felici di assumere cannella e scorza di limone come fedeli sudditi.
Gli albumi invece, sostano in un ciotolino plasticoso nel frigorifero, circondati da un vasetto di olive e un panetto di burro. I tentativi di quest’ultimi per allietare il morale degli albumi si rivelano vani, tanta sembra essere la nostalgia e il senso di abbandono che hanno lasciato innegabilmente gli adorati tuorli. Accade spesso che gli albumi vengano abbandonati e dimenticati, considerati come la parte meno nobile dell’uovo, meno utile, nonostante il loro candido colore, la loro leggerezza e il loro ricco contenuto in proteine. Ma la verità è che non se ne sono mai fatti una ragione. Nel profondo, gli albumi temono fortemente,(come spesso succede), di dover essere montati all’inverosimile per creare croccanti e altezzose meringhe che, per quanto siano affascinanti e dotate di innata eleganza, sono troppo comuni e noiose e sembrano non rendere loro giustizia. E questo per loro e’ piuttosto deprimente, hanno voglia di novità, di non sentirsi un ripiego, di cambiare aria.
Avvolti nella loro desolazione e avviliti per il noioso destino non si accorgono che qualcuno sta pensando a dare una svolta alla solita consuetudine e regalare gioia e soddisfazione ai poveri albumi. Essere parte integrante di una ricetta che vuole creare sofficità, avvolgenza e inebriante leggerezza non può che essere un’ottima nuova idea. Gli albumi oggi fanno conoscenza con scorze di agrumi e olio di sesamo dal gusto orientaleggiante. Vengono fatti scivolare nella ciotola insieme a lievito e farine, vengono coccolati, mantenuti al calduccio e intrecciati fino a formare un’elegante e morbida pagnottella. Questa, sfornata, avvolge la cucina di un incredibile e intenso profumo che fa quasi girare la testa agli albumi ora orgogliosi, soddisfatti e finalmente felici! Ora anche loro hanno imparato ad apprezzare se stessi, a scoprire nuove capacità e a non abbattersi mai perché la vita riserva sempre sorprese meravigliose in grado di aprire porte e possibilità fino a quel momento sconosciute.
Evviva il lieto fine!
Questo pan brioche ha un profumo e sapore davvero deliziosi conferitogli non solo dalla scorza degli agrumi, ma anche dall’olio di sesamo che è molto aromatico, di un aroma intenso e oserei dire, inusuale.
Albumi avanzati? Nessun problema, una dolce storiella e un morbidissimo pan brioches aspettano per deliziare la vostra giornata!
Ho preso ispirazione dalla ricetta del blog “giochi di zucchero”
Ingredienti:
- 200 gr di farina 00
- 200 gr di farina di manitoba
- 50 gr di farina tipo 1
- scorza di un limone e un arancio bio
- 4 albumi a temperatura ambiente
- 5 gr di lievito di birra disidratato
- 1 cucchiaio di miele di castagno
- 140 ml di latte a temperatura ambiente
- 50 ml di olio di sesamo
- zucchero a velo per completare
- 80 gr di zucchero semolato
Iniziate con il lievitino: sciogliete in 100 gr di latte un cucchiaino di zucchero, 50 gr di farina di manitoba e il lievito. Fate riposare 40 minuti
Nella ciotola della planetaria riunite le farine, il lievitino e iniziate a lavorare. Unite il cucchiaio di miele, Aggiungete gli albumi, un po’ alla volta, il latte rimanente a filo e successivamente l’olio. Unite un pizzico di sale e le scorze degli agrumi. Lasciate incordare l’impasto utilizzando il gancio della planetaria. Togliete l’impasto dalla ciotola, Lavoratelo con le mani formando una palla, mettetelo nuovamente nella ciotola e copritelo con pellicola. Fate lievitare in forno spento con luce accesa e fate lievitare per circa 2 ore fino al raddoppio. Riprendete l’impasto, lavoratelo qualche minuto. A questo punto potete creare la forma desiderata, IO ho diviso l’impasto in 4 pezzi, ho creato dei filoncini e li ho incordati tra loro formando una struttura circolare. Ho riposto la pagnottella su una leccarda ricoperta di carta forno, lasciate riposare in forno spento con luce accesa per altri 30 minuti.
Fate scaldare il forno a 180 gradi. Spennellate il pan dolce con del latte leggermente tiepido. Infornate per 30 minuti. Negli ultimi minuti coprite con un foglio di alluminio per evitare che si scurisca troppo la superficie. Sfornate e lasciate raffreddare su una gradella.