Dischetti di meringa con panna alla menta e fragole, per il calendario italiano del cibo
Oggi, secondo il calendario del cibo italiano è la giornata nazionale della meringa. In realtà in Veneto, nelle mie zone, viene spesso chiamata spumiglia, probabilmente a causa della sua forma a ciuffo e per la consistenza leggera e spumosa che una volta cotta risulta croccantina e friabile. Veramente particolare! È una preparazione veramente semplice dal punto di vista degli ingredienti, solo zucchero e albume d’uovo montato, per un risultato unico e già grande effetto. Di ogni forma e colore le meringhe compaiono nelle vetrine delle pasticcerie di tutta Italia e d’Europa, ne esistono diverse tipologie in base alle tradizioni del luogo, decorano torte e pasticcini rendendo speciale qualsiasi cosa vengano associate. Non ho mai amato le meringhe. Ho sempre avuto la sensazione che scricchiolassero sotto i denti e fossero troppo dolci. Nonostante ciò, le trovo bellissime! Sono eleganti, discrete, delle vere nuvolette zuccherate. Quando, pochi giorni fa, per l’ennesima volta, mi sono trovata con degli albumi avanzati, ho ceduto alla opzione “meringhe” come opera di riciclo. Si perché preparare meringhe è un’ottimo modo per utilizzare gli albumi rimasti in frigorifero. Ebbene, questi dolcetti bianchi e croccanti implicano il rispetto di fondamentali accortezze e di lunghi tempi di cottura ma il procedimento è facile e il risultato è ottimo! In questa ricetta viene utilizzato lo zucchero a velo e non quello semolato, inoltre il sapore non è troppo dolce. Io ho deciso di bilancialo con panna montata molto poco zuccherata e aromatizzata con foglie di menta fresca. Il tutto completato da una fragola acidula che va a nozze con il resto del pasticcino. Belle, belle e pure buone!!
Le meringhe si conservano in scatola ermetica per molto tempo e potete usarle per preparare semifreddi o arricchire altri dolci.
Sono felice di condividere questa ricettina con tutti voi e contribuire per l’Aifb alla giornata nazionale. Felice di festeggiare questo dolce a cui non ho mai dato fiducia, felice di avergli dato una nuova possibilità e aver scoperto con stupore quanto mi piaccia, cucinarlo e mangiarlo.
Nuvolette da mordere per voi!
Ingredienti:
Per le meringhe:
- 2 albumi (io 80 gr) rigorosamente a TEMPERATURA AMBIENTE
- zucchero a velo: il doppio del peso degli albumi (io 160 gr)
- 5 gocce di succo di limone
Per la panna:
- 250 ml di panna fresca, molto fredda
- 2 mazzetti di foglie di menta
- 2 cucchiai di zucchero a velo
Per guarnire:
- fragole di piccole dimensioni
- foglie di menta
Iniziate con il preparare le meringhe. vi consiglio di farlo il giorno prima o alcuni giorni prima. Si conservano perfettamente chiuse in una scatola ermetica o di latta.
E’ indispensabile l’utilizzo di fruste elettriche o ancora meglio, di una planetaria.
Pesate gli albumi e metteteli nella ciotola della planetaria. Iniziate a lavorarli con le fruste a media velocità, quando iniziano a formare una schiuma superficiale aggiungete le gocce di limone. Quando gli albumi iniziano ad esser bianchi aggiungete il lo zucchero a velo nelle quantità previste in base al peso degli albumi. Aggiungeteli e impostate la velocità al massimo. Il composto deve essere lavorato per 15/20 minuti.
Al termine del tempo, quando la meringa “scrive”, possiamo utilizzarla per formare i dischetti. Procuratevi una sac a poche con la bocchetta a stella. Riempitela con la meringa. Rivestite una placca da forno con carta forno. Sul lato non a contatto con il cibo disegnate dei cerchi di diametro di 5 cm circa in modo da formare dei dischetti uguali tra loro. Accendete il forno a 80 gradi in modalità “ventilata”.
Formate i dischetti partendo dal centro e distribuendo la meringa in maniera circolare verso la circonferenza esterna riempiendo tutto lo spazio. Finite tutta la meringa. Infornate la leccarda per 3 ore, o anche 3 ore e mezza. Posizionate il cucchiaio di legno tra il forno e lo sportello del forno stesso in modo che quest’ultimo non si chiuda completamente ma rimanga un po’ aperto. Le meringhe a fine cottura dovranno essere asciutte e bianche. Se tendono ad ingiallire significa che la temperatura del forno è troppo alta. Estraete poi la leccarda. Lasciare riposare qualche ora fino a completo raffreddamento (anche tutta la notte). Toglietele delicatamente dalla carta forno e conservatele in un contenitore ermetico.
Qualche ora prima di farcire le meringhe è necessario mettere la menta in infusione, a freddo, nella panna. Mettete la panna liquida un una piccola ciotola e inseritevi i mazzetti di menta. Riponete in contenitore in frigo e lasciate riposare al fresco per alcune ore. Al termine del tempo eliminate le foglie (se necessario aiutatevi con un colino). Iniziate a montare la panna con le fruste, aggiungete lo zucchero a velo e terminate fino ad avere una panna soda e ferma.
Farcite ogni meringa con della panna aiutandovi con la sac a poche e completate con fragole e menta fresca. Non farcite le meringhe molto tempo in anticipo perchè tendono ad inumidirsi e assorbire l’umidità ambientale.
8 Commenti
Fabiola
8 Giugno 2016 at 9:14
Giulia grazie per questa dolcezza di ricetta, come ho scritto nel post adoro le meringhe, ma adoro anche la panna e le fragole. L’idea dell’infusione della menta nella panna è ottima anche per altre preparazioni, la terrò presente. Grazie ancora e…dolce giornata a te! 🙂
Giulia Moscardo
9 Giugno 2016 at 7:55
Grazie mille a te Fabiola!
Nadina Serravezza
8 Giugno 2016 at 14:51
Semplicemente fantastiche …… golosissime e bellissime. Brava
Giulia Moscardo
9 Giugno 2016 at 7:55
Grazie davvero!!! Grazie di essere passata!
Donatella
8 Giugno 2016 at 15:35
Bella idea quella dell’infusione, in effetti è una tecnica che permette di ottenere mille prodotti diversi….e poi panna e fragole, non c’è nulla da aggiungere!!!
Giulia Moscardo
9 Giugno 2016 at 7:55
Grazie del complimento!
Maria Pia
10 Giugno 2016 at 17:26
Mi capita spesso di avere albumi in frigo avanzati da altre preparazioni, non ho mai provato però a fare le meringhe!
L’abbinamento fragole e menta mi sembra davvero ottimo!
Giulia Moscardo
11 Giugno 2016 at 12:25
Grazie davvero! Ti consiglio di provarle!